Interessante è stata la scoperta dei condotti di ventilazione presenti in tutto il Palazzo. Le tracce rinvenute, infatti, costituiscono uno dei pochissimi casi in Italia del sistema di climatizzazione, utilizzati in particolar modo nel Nord Europa nell'Ottocento.
Il sistema funzionava nel seguente modo: l'aria veniva riscaldata tramite una centrale di riscaldamento, posta al piano terra, e grazie ad una serie di condotti posti all'interno delle pareti e dei solai, si convogliava l'aria calda ai piani superiori attraverso aperture regolabili. Il tutto era regolato, inoltre, da una serie di camini, presenti nelle stanze, che una volta accesi davano inizio al moto convettivo. Durante il progetto di recupero, è stato fatto un rilievo di tutti i canali e s'è cercato di recuperare quelli esistenti inserendovi all'interno nuove tubazioni in materiale riciclato per il sistema di ventilazione. Per vari motivi, non tutti i condotti esistenti sono stati riutilizzati, tuttavia, la maggior parte di essi ospitano al giorno d'oggi il nuovo impianto. Allo stesso tempo, anche le bocchette dell'aria storiche sono state in parte riutilizzate. Dal punto di vista progettuale, i nuovi condotti di areazione sono stati suddivisi in mandate e riprese e collocate, all'interno delle stanze, in posizioni opposte. Assieme al cocciopesto sono state posate delle lamelle metalliche che ricalcano il percorso dei condotti storici orizzontali.